Cina

Cina
Shanghai - Pudong e il fiume Huangpu

venerdì 19 settembre 2014

Australia2014



16 - 17 settembre - partenza

Il nostro tour partirà da Sydney per proseguire con Melbourne che raggiungeremo in aereo. Il tratto che ci separa da Adelaide lo percorreremo in auto lungo la Great Ocean Road. Da Adelaide ci porteremo a Kangaroo Island e, successivamente, in aereo, Alice Spring per proseguire, in auto, per Uluru. L'ultima tappa ci vedrà alle barriere coralline prima di iniziare il nostro viaggio di ritorno. Ecco, in breve, il programma del nostro viaggio.

PROGRAMMA AUSTRALIA    


G.
luoghi

siti ed escursioni




16/9 mart.
Partenza da Roma per
Dubai

partenza: 15,25   arrivo: 23,15                               mercoledì
durata volo: 5h 50'
17 merc.
partenza per Sydney

partenza: 2,15   arrivo: 22,05 ora loc.                               
durata volo: 13h 50'   ( 6h di fuso orario )
18 giov.
Sydney

visita città
19 ven.
Sydney

visita città
20 sab.
Sydney

visita città
21 dom.
Sydney 

maratona - visita città
22 lun.
Sydney

visita città
23 mart.
partenza per Melbourne

partenza: 11,00 arrivo: 12,35
24 merc.
Melbourne

visita città
25 giov.
Melbourne

visita città
26 ven.
partenza per Adelaide e sosta a Port Cambel (Km 281)

in auto lungo la GREAT OCEAN ROAD
 pernottamento
27 sab.
sosta a Mount Gambier

pernottamento
28 dom.
Adelaide - arrivo nel tardo pomeriggio

 tappa di trasferimento
29 lunedì
visita città

consegna auto
30 mart.
da Adelaide a Kangaroo Island
tour in autonomia
-  2 notti, 3 giorni circa -

partenza: 6,45 da Adelaide in bus e in traghetto da Cape Jervis ( 9,00) per Kangaroo Island, arrivo:  9,45
1 merc.
Kangaroo Island


2 giov.
partenza per Adelaide   

partenza: 19,30 in traghetto arrivo Adelaide 22,30
3 ven.
partenza per Alice Spring

partenza: 9,55 arrivo: 12,05 ritiro auto e visita dei dintorni - pernottamento
4 sab.
King's Canyon

partenza per King's Canyon e visita del sito- pernottamento
5 dom.
Ayers Rock (Ulluru) 

partenza per Ayers Rock e visita del sito - pernottamento
6 lun.
partenza per Cairns   

partenza da Ayers Rock  con volo diretto per Cairns ore 15,30 arrivo: 18,25
7 mart.
Cairns

 visita città
8 merc.
barriera corallina

tour barriera corallina
9 giov.
barriera corallina

giornata di riposo o tour
10 ven.
partenza per Sidney

partenza:11,55 arrivo:  15,55
11 sab.
partenza da Sidney per Roma

partenza:  21,45  - arrivo: Dubai ore 5,45
partenza: Dubai  9,10 - arrivo: Roma 13,15 domenica 12/10


Partiamo da Roma con leggero ritardo, i controlli sono stati accurati ma veloci. Il nostro aereo è un Boeing A380. E’ la prima volta che voliamo su questo aereo di ben 75 m. di lunghezza e 530 posti. Il tempo trascorre tra un film e qualche chiacchiera.

Arriviamo a Dubai alle 23,30 e superato il controllo bagagli ci dirigiamo al gate di partenza per Sydney. Espletiamo le solite formalità, meno pressanti del previsto, e ci mettiamo in attesa per l'imbarco che avverrà con circa 30 minuti di ritardo. Prendiamo posto in un aereo pieno come un uovo. Le poltrone sono comode e accoglienti e ciò mitigherà in parte le fatiche di circa 14 ore di volo che utilizzeremo vedendo vari film attingendo alla vastissima cineteca a disposizione. Nonostante ciò il tempo sembra non trascorrere mai. Spesso ci alziamo e percorriamo  l'aereo in tutta la sua lunghezza. La stanchezza incomincia a farsi sentire e in alcuni momenti i corridoi sembrano assumere l'aspetto del corso principale del paese tanti sono i passeggeri a spasso. Finalmente siamo in fase di atterraggio e il velivolo si posa sulla pista dolcemente. Sbarchiamo certi di essere sottoposti a lunghi controlli invece tutto si svolge velocemente e ben presto ci ritroviamo su di un taxi verso l'hotel. E' terminata così questa lunga notte. Notte o giorno, non so se dormire o no. Comunque qui è mezzanotte e andiamo a letto con la speranza di riuscire a riposare e superare velocemente i piccoli problemi del fuso orario. 


18 settembre - opera house, royal botanic garden, manly

Dopo una notte non molto riposante affrontiamo la giornata con una abbondante colazione quindi via alla scoperta della più grande e moderna tra le metropoli dell'Australia. Capitale del New South Wales,  Sydney ci  accoglie con una splendida giornata, il sole la illumina  e la temperatura è piacevole.

Il nostro hotel si trova in posizione strategica, nelle vicinanze di George street, la grande dorsale che attraversa tutto il centro della città e dove passa il bus gratuito 555 che avremo modo di utilizzare spesso. 

La prima meta è l'Opera House, una splendida opera architettonica che domina la baia di Sidney e che è diventata l'emblema della città.
Sydney

Opera House




Ci tratteniamo in zona per tutta la mattinata visitando anche i vicini Royal Botanic Garden dove, all'interno di una piramide di vetro vi sono una selezione di piante tropicali che non possiamo ammirare perché chiuso per lavori.
Royal botanic garden




Manly - il centro della cittadina
Non possiamo non recarci a Manly, una delle località balneari di Sydney. Solo mezz'ora di traghetto da Circular Quay e giungiamo in questa una piccola cittadina con una lunga e splendida spiaggia e un centro interessante, purtroppo le facciate degli edifici, sono state deturpate da una sorta di tettoie che non ne permette una completa leggibilità.
Manly - una delle spiagge di Sydney

19 settembre - museo marittimo, fish market, quartiere cinese


museo marittimo
fish market
interno del fish market



In serata facciamo un "salto" al quartiere cinese. E' un quartiere molto vivace e, complice il venerdì sera, affollato di giovani. Ci facciamo largo tra le numerose bancarelle che vendono di tutto e tra i forti odori degli innumerevoli ristoranti. Percorriamo in tutta la sua estensione la strada principale soffermandoci spesso a curiosare davanti ai banchetti e facciamo anche qualche piccolo acquisto.






20 settembre - tour blue mountains

 Alle sette in punto prendiamo posto in un bus per un tour alle blue mountes. La prima fermata è al featherdale wildlife park e qui abbiamo il primo contatto con la fauna australiana.


koala




cassowary


wallaby


i pinguini di Penneshaw
una famigliola di Dingo


Ripartiamo verso le blue mountains e lungo la strada attraversiamo alcuni caratteristici villaggi. Le Ripartiamo verso le blue mountains che prendono questo nome dal fatto che assumono, a causa dell'evaporazione che si sprigiona dai fitti boschi di eucalipto, un colore bluastro. Di tale fenomeno noi non ne abbiamo percezione e la nostra guida si affretta a spiegarci che che questa non è la stagione adatta e che il periodo migliore è in dicembre - gennaio ossia durante la loro estate. Continuiamo la nostra visita utilizzando la funivia, e percorrendo vari sentieri all'interno della foresta.
le blue mountains
le tre sorelle
le tre sorelle
E' giunta l'ora del ritorno, prendiamo posto nel bus e ci avviamo verso Sydney. L'ultimo tratto lo faremo in traghetto solcando le acque della baia. E' ormai buio e la città ci appare splendida.
vista notturna dalla baia





21 settembre - mercato the rocks, Sidney Harbour bridge, Sidney tower

La fortuna è ancora dalla nostra parte e la città ci appare illuminata da uno splendido sole. Saltiamo sul bus 555 (gratuito) e ci rechiamo al porto, nel quartiere the Rocks, l'ultimo lembo della vecchia Sydney sopravvissuto al tempo e all'azione dell'uomo. Con le sue stradine acciottolate, i suoi vicoli e i suoi vecchi edifici in arenaria, questo quartiere è molto caro agli abitanti di Sydney che ogni sabato e domenica vi si riversano per il consueto mercatino.



il mercato di the rocks












Harbour bridge
 Sydney tower
il centro della città dalla Sydney tower

22 settembre - museo australiano e pranzo al fish market


cattedrale di Saint Mary































La nostra prossima tappa è il museo australiano in Hyd Park che custodisce una grande collezione di reperti di storia naturale e manufatti aborigeni. Oggi vi troviamo anche una mostra sugli Atzechi.


























memoriale ai caduti
Nelle vicinanze al museo si trova il memoriale ai caduti di tutte le guerre, una costruzione austera che si specchia nelle acque di un piccolo laghetto.. Per il pranzo ritorniamo al Fisch Market ove avremo modo di gustare un'appetitosa aragosta.
Fisch Market 
in attesa dell'aragosta















































Soddisfatti della nostra aragosta ritorniamo in Circular Quay, utilizzando ancora una volta il bus 555.
Ci fermiamo al Victoria bulding, è doveroso farne almeno una visita. E' un centro commerciale in stile Vittoriano della fine dell'ottocento; un tempo sede di un mercato  fortunatamente si salvò dalla speculazione e ora è uno splendido luogo.
Victoria building









Victoria Building


23 - partenza per Melbourne

Lasciamo Sidney e dopo un breve volo giungiamo a Melbourne. Seconda città d'Australia per importanza e dimensioni, dopo Sydney, Melbourne è situata alla foce del fiume Yarra. Fondata nel 1835, Melbourne ha conosciuto una grande crescita dopo la Seconda Guerra Mondiale, fino a raggiungere i quasi 4 milioni di abitanti di oggi. Importante centro economico è sede delle maggiori multinazionali australiane.

Victoria Market

24 settembre - Melbourne Museum


Raggiungiamo il Carlton Gardens, nella parte nord-orientale del quartiere degli affari, qui si trovano il Royal Exhibition Building e il Melbourne Museum.  



Royal Exhibition building - 1880






































Melbourne Museum
Il Melbourne Museum è uno dei maggiori musei australiani e presenta una vasta documentazione sulla cultura aborigena e la storia naturale, ospita un gran numero di mostre ed esposizioni che raccontano l'arte, la storia e la natura della città.
una tartaruga gigante































armadillo gigante

la storia di un successo
le prime case degli immigrati

la foresta pluviale del museo

eureka tower
la stazione ferroviaria


25 settembre

Trascorriamo la mattina visitando il Queen Victoria Market che oltre ad un fornitissimo mercato di artigianato, vestiario e articoli vari offre il meglio di frutta, verdura, carne, formaggi e pesce.
Victoria Market
una selezione di salumi calabresi










 La visita del mercato si prolunga oltre il previsto per cui decidiamo di pranzare qui. Nel pomeriggio ci rechiamo ai docks, una zona portuale recentemente risanata e che ora si presenta con moderni edifici. Trascorreremo il resto del pomeriggio visitando varie zone di Melbourne utilizzando il tram 35 gratuito. In serata ritorniamo alla esplanade Yarra river ove ceneremo  in uno dei tanti locali che si affacciano sul fiume.

26 settembre - la great ocean road

Oggi iniziamo a percorrere quel tratto di strada costiera nota come Great Ocean Road che si sviluppa da Torquay a Port Fairy.

Lasciamo Melbourne e ci dirigiamo subito verso Torquay, la capitale del surf.
torquay

Aireys Inlet

E' ad Aireys Inlet che ci imbattiamo in un piccolo negozio che ci fa ripiombare negli anni '40. E' colmo di modellini d'auto, pompe di benzina, arredi, utensili da cucina e tanta altra roba che è quasi impossibile elencare e tutto rigorosamente degli anni '40\'50. E' uno spettacolo.


Decidiamo di fare una piccola deviazione per cap otway. Attraversiamo un fitto bosco di eucalipti e dopo circa 20 minuti giungiamo alla fine della strada, qui troviamo una piccola costruzione e un cancello che chiude l'accesso al sentiero per il faro. Purtroppo arriviamo poco dopo le 5 che è l'ora di chiusura per le visite. Amareggiati prendiamo la via del ritorno, vorremo arrivare ai 12 Apostoli per il tramonto. Lungo il tragitto ci fermeremo più volte per fotografare dei koala che riposano sugli alberi.


















Giungiamo, naturalmente, dopo il tramonto. Abbiamo perso anche questo appuntamento, ci consola il fatto che il cielo coperto non ci avrebbe regalato alcun tramonto.

27 settembre - twelve Apostles






















Lasciato l'hotel ci rechiamo subito al punto di osservazione dei tredici apostoli (in realtà non sono più tredici ma otto).
i 12 apostoli




i 12 Apostoli




i sopravvissuti del naufragio Lock Ard Gorge
Loch ard Gorge

Lock ard Gorge
Continuiamo sulla Great Ocean Road verso Warmampool ove facciamo una breve sosta sul lungo mare nella speranza di avvistare le balene che in questa stagione si avvicinano alla costa. Le nostre speranze non vengono deluse e possiamo effettuare l'avvistamento di una balenottera.

In serata giungiamo a Mount Gambier.

28 settembre - da Mount Gambier a Adelaide

Mount Gambier
ingresso alla centrale di sollevamento di blue lake
Blue Lake
Cave Gardens

Riprendiamo la strada per Adelaide e sostiamo a Robe per il pranzo, entriamo in un piccolo ristorante che ha l'aspetto di un pub inglese. L'ambiente è piacevole e rallegrato dalla presenza di due camini.


Lasciamo il nostro ' pub' e proseguiamo allontanandoci ora dalla costa, attraversiamo un territorio densamente coltivato a vigneto. Non possiamo non fare una breve sosta davanti ad una enorme aragosta insegna, davvero notevole, di un ristorante.


Giungiamo ad Adelaide in serata, il tempo di depositare i bagagli e via alla ricerca di un ristorante.

29 settembre - Adelaide

Troviamo una città a misura d'uomo, con parchi curatissimi, un traffico ordinato e strade ampie. Particolare attenzione è dedicata ai ciclisti che trovano qui la loro città ideale. Adelaide fu fondata dal colonnello Light nel 1836, egli volle un centro città di 1 miglio quadrato circondato grandi spazi verdi. Oggi conta circa 1,2 milioni di abitanti sparsi nelle espansioni residenziali (prevalentemente edifici unifamiliari) che circordano il nucleo originario della città (aldilà dei grandi parchi).




cattedrale di San Francesco Saverio
Rundle Mall


SA Museum - il museo di cultura aborigena


State Library South Australia

la biblioteca storica


















lo storico Stag Hotel - angolo Heast Terrace con Rundle rd
Ayers House - il più vecchio edificio di Adelaide 1846, north terrace - foto tratta da Vikipedia
historic botanic hotel - angolo north terrace con east terrace

30 settembre - partenza per Kangaroo Island

Partiamo da Adelaide alle 6.45 con un bus della Sealink. Il tragitto che ci separa da Cape Jervis è di circa 2 ore. Attraversiamo un territorio che a volte ricorda quello senese. Dolci colline si alternano ad aree pianeggianti. Il verde intenso domina il paesaggio e ai boschi di eucalipto si oppongono vaste estensioni di terreno coltivate a vigneto o ad oliveto.

la bus station 
la campagna da Adelaide a Cap Jervis
i principali siti di Kangaroo island

Giungiamo a Cape Jervis ove ci aspetta il traghetto e alle 9 in punto partiamo. Il mare è abbastanza mosso e appena siamo in mare aperto si comincia a ballare. Mi sposto in fondo all'imbarcazione e questa volta, complice anche una provvidenziale pillola contro il mal di mare, arrivo a Penneshaw senza perdere liquidi o altro.




Ritiriamo l'auto e prendiamo la direzione per Kingscote. La strada costeggia, per la prima parte, una piccola baia quindi si inoltra nell'interno. Dopo alcuni chilometri facciamo una deviazione per raggiungere American River. Lungo la strada ci fermiamo alla laguna dei pellicani ma di questi neanche l'ombra, in compenso possiamo ammirare un gruppo di splendidi cigni neri.

cigni neri




Riprendiamo la Hog bay rd  e ben presto raggiungiamo Kingscote. Il nostro motel presenta camere essenziali ma in compenso ha internet gratuito con un segnale eccellente e dei gestori gentilissimi ed estremamente disponibili.
E' ancora presto per cui decidiamo di raggiungere Emu bay, una lunga spiaggia dalle acque invitanti, passeggiamo su e giù per la spiaggia calpestando una sabbia bianchissima. Non vogliamo attardarci troppo e ci avviamo verso Kingscote. Di sera non è prudente circolare con l'auto poichè c'è il rischio di abbattere qualche canguro, cosa di cui avremo modo di verificare la mattina successiva.





Giunti a Kingscote ci rechiamo verso il piccolo molo e qui troviamo i pellicani che tanto si erano fatti desiderare nella omonima baia.



1 ottobre  - da Kingscote a Flinders chase park 

Lasciamo Kingscote percorrendo il lungo mare che porta  a Brownlow con splendide ville che si affacciano sull'oceano.
Raggiungiamo Seal bay ove  ci aggreghiamo ad un folto gruppo per una visita guidata che ci permette di venire a contatto ravvicinato con i leoni marini.

la spiaggia




che fame!
la nostra guida
Ritorniamo sulla South coast rd e ci fermiamo a little sahara, un'area sabbiosa con alte dune ove si può praticare una sorta di sci sulla sabbia. Ci troviamo  nei pressi di Vivonne bay che raggiungeremo dopo pochi chilometri.
little sahara

Il nostro percorso prosegue lungo la  suth cost rd  fino a raggiungere Hanson bay.










Facciamo sosta a Hanson bay sanctuary dove possiamo ammirare i koala e alcuni canguri e dopo alcuni chilometri siamo alla nostra meta.
faro di Cape de Couedic

Admiral arch

Lasciamo Admirals arch e le sue splendide creature e ci dirigiamo nella vicina Remarcable rocks



La giornata volge al termine, è tempo di riprendere la strada verso l'hotel. Durante il tragitto ci fermiamo presso una radura ove "pascolano" tranquillamente un gruppo di canguri. Ci avviciniamo senza timore, infatti questa specie autoctona di canguri è la più tranquilla.

 Non ci tratteniamo molto, vogliamo arrivare prima del buio, non è prudente percorrere queste strade che all'imbrunire si "animano".

 2 ottobre - da Flinders chase a Penneshaw lungo la Playford hwy

Lasciamo il nostro resort  e prendiamo la West End Hw. Lungo la strada, prima di giungere a Parndana ci fermiamo in un piccolissimo villaggio a far rifornimento.


Visitiamo il Parndana Wildlife Park, un parco ricco di sorprese e che ospita anche animali ammalati o feriti che qui vengono curati.

wallaby



una dolcezza infinita negli occhi del piccolo wallaby










Southern Cassowary  
Aurora Ozone Hotel - un edificio storico di Kingscote





otarie sul molo di Kingscote
Raggiungiamo Penneshaw ove ci aspetta il traghetto della Sealink, il mare è calmo e non tira vento. Sarà una traversata tranquilla.

3 ottobre - Alice Spring

Partiamo da Adelaide con destinazione Alice Spring. 
il centro di Adelaide
All'arrivo ritiriamo la nostra auto, la città è vicina e raggiungiamo in breve tempo il nostro hotel, un resort moderno e piacevole. Il tempo di sistemare i bagagli e rinfrescarci e usciamo subito per raggiungere il centro della città.

All'ufficio informazioni, dato il tempo a disposizione, ci consigliano alcune brevi escursioni nei pressi di Alice Spring. Dobbiamo quindi rinunciare a visitare le MacDonnel ranger e optiamo per i siti: Emily Gap e Jessy Gap, due gole sacre agli aborigeni che furono scoperte nel 1871 da Sir Charles Todd. Queste strette gole presentano sulle pareti pitture rupestri sacre agli aborigeni. La visita risulta molto breve ma infastidita però dall'accanirsi di nugoli di mosche che ci assalgono non dandoci tregua. Dovevamo comprare i cappelli con rete che avevamo visto in alcuni negozi, ora ne tocchiamo con mano l'utilità. 

Emily Gap

pitture rupestri a Emily Gap



Jessy Gap
Al ritorno in città troviamo i negozi chiusi, sono aperti solo i pub, qualche ristorante, un supermercato. Qui la vita si ferma alle 17,30. Per le strade si vede qualche gruppo di aborigeni dall'aria addormentata (fa un caldo pazzesco), chi sdraiato per terra chi sulle panchine, nessuno sembra intento a qualche attività, solo un paio di donne espongono sul prato alcuni dipinti e monili. 

4 ottobre - Kings Canyon

Lasciamo Alice Spring, una città che non ci ha offerto molto, e prendiamo la strada per Kingscanyon. Non facciamo nessun tratto sterrato per cui allungheremo il nostro percorso ma ne guadagneremo in sicurezza. Percorreremo la Stuart Hwy fino a Erldunda quindi la Lasseter hwy per circa110 Km e infine la Luritja rd per un totale di 461 Km.
il bush australiano
Facciamo una breve sosta per rinfrescarci, è una piccola stazione di servizio con annesso spaccio il tutto nel nulla assoluto. Vi troviamo però un recinto con alcuni emù, sono i primi che vediamo.
emù
Riprendiamo il nostro viaggio e maciniamo chilometri su chilometri attraverso il bush. A volte ai lati delle strade troviamo dei cartelli graduati simili a quelli che da noi si usano sulle strade di montagna, qui indicano il livello dell'acqua durante le forti piogge che si verificano nel corso dell'anno.
Giungiamo a Erldunda, un piccolo resort all'intersezione tra Stuart e Lasseter highways. Troviamo qualche auto per il rifornimento e un classico road train, il camion a tre rimorchi qui utilizzato per il trasporto merci. Entriamo nel locale che fa da bar, ristorante, emporio per curiosare e prendere qualcosa di fresco.

sarà dura farla in moto con questo caldo
Proseguiamo il nostro viaggio, ci aspettano ancora molti km per il Kings Canyon resort ove alloggeremo.
Lungo la strada facciamo un'altra breve sosta per il rifornimento di benzina, qui troviamo alcuni cammelli e addirittura un piccolo eliporto, potremmo, volendo, fare un piccolo giro a dorso di cammello o un voletto in elicottero.
Giungiamo finalmente a Kings Canyon. E' un resort, l'unico della zona, che presenta varie sistemazioni: camere con bagno, senza bagno e area per campeggio e roulotte. Tutte sistemazioni dal prezzo esorbitante. L'area non risulta per niente piacevole anzi è alquanto trascurata. Facciamo un giro di perlustrazione e notiamo che è meglio star lontano dalla piscina che denota una totale mancanza di cura. Entriamo nel ristorante per il pranzo e troviamo tutto carissimo oltre ad un ambiente molto spartano e decidiamo, per la sera, di cenare nella "zona barbeque". Tralascio la descrizione delle nostre camere.
Subito dopo pranzo ci rechiamo all'inizio del percorso che ci porterà nel canyon. Decidiamo di effettuare quello che si sviluppa in basso, il Kings creek walk. Domani all'alba, chi vorrà, effettuerà quello in alto, il Kings canyon walk. Durante il percorso, che troviamo abbastanza suggestivo ma inferiore alle aspettative, siamo assaliti dalle solite moschine che non ci danno tregua per tutto il tragitto. 
verso il canyon



A cena Vittorio ha una vivace discussione con lo stuart di cucina (il capo cuoco) che si rifiuta di dargli un piatto aggiuntivo con le posate (avendo preso una sola pietanza da dividere con Tina). Oltre alle sistemazioni a dir poco carenti, ai prezzi vergognosi (la benzina costa il doppio che in altre località) si aggiunge la maleducazione e la totale mancanza di tatto. 
L'unica nota lieta è data da un cantante folk (Rod Dowsett) che ci ha accompagnato per tutta la serata.
Tirando le somme è forse preferibile tralasciare le tappe di Alice Springs e Kings Canyon e visitare con calma il sito di Uluru e Kata Tjuta.

5 ottobre - Uluru

Partiamo subito dopo il ritorno di Vittorio dal Kings canyon walk, l'unico della truppa a fare una levataccia per affrontare tale escursione.
Alba a Kings Canyon

Il Bush dall'alto di Kings Canyon

Affrontiamo gli ultimi 300 chilometri che ci separono da Uluru e attraversiamo un paesaggio brullo con bassi cespugli e piccoli alberi spesso anneriti. Molti sembrano morti in realtà alla base di essi la vita rinasce.
il bush australiano
Siamo ad oltre 150 km dalla nostra meta allorché ci appare in lontananza qualcosa di familiare, saliamo sud una piccola altura ed ecco davanti a noi Mount Conner, che si staglia solitario in mezzo al bush. Il tempo di scattare qualche foto e riprendiamo il nostro viaggio, Uluru ci aspetta.
mount Conner (Artilla)

Proseguiamo per la nostra strada, siamo ormai a circa dieci km da Ayers Rock allorchè ..........
ci risiamo!
reception
la nostra sistemazione
Sistemata la gomma raggiungiamo il nostro resort che troviamo accogliente e curato. Il tempo di sistemare i bagagli e via verso l'ingresso del parco. Raggiungiamo uno dei punti di osservazione e aspettiamo pazientemente il tramonto.
Purtroppo il sole è parzialmente coperto e Uluru non diventa di fuoco. E' già la seconda volta che manchiamo a questo appuntamento (il primo fu ai 12 Apostoli).
tramonto su Uluru

6 ottobre - partenza per Cairns

Rinunciamo a visitare Kata Tjuta,  non è saggio percorrere oltre 100 km senza gomma di scorta, ritorniamo quindi sul sito di Uluru per le ultime foto.
Uluru all'alba

la via d'accesso alla scalata
 Gli aborigeni chiedono da tempo che il governo vieti tale scalata, infatti questo massiccio di arenaria è un sito sacro. Oltre a ciò, la scalata può essere pericolosa per chi non è sufficientemente allenato.
Prima di avviarci verso l'aeroporto (Cairns ci aspetta) ci fermiamo al centro culturale aborigeno, è questa l'ultima tappa della nostra visita ad Ayers Rock.

Alle 15,30 prendiamo il volo per Cairns e vi giungiamo nel tardo pomeriggio. All'arrivo in hotel prenotiamo il primo tour in programma che, domani, ci porterà a visitare l'entroterra.

7 ottobre - Cairns
Cairns
Raggiungiamo la vicina stazione per salire sul Kuranda Scenic Railway, il treno che ci porterà nel villaggio di Kuranda attraversando un territorio molto suggestivo e vario. Da kuranda ritorneremo a Cairns utilizzando la Skyrail fino a Caravonica e da qui con un bus raggiungeremo la città.

coltivazioni di canna da zucchero


Giungiamo alla stazione di Kuranda, scendiamo e facciamo un tuffo nel passato.




suonatore di didgeridoo
rientro a Cairns
8 ottobre - barriera corallina

Di buon mattino raggiungiamo il molo da cui parte la barca della "Ocean Freedom" che ci porterà alla barriera corallina. Facciamo il check-in presso l'ufficio della Freedom quindi ci imbarchiamo. La nostra barca è un grosso catamarano che ci dà sicurezza. La giornata è ideale, senza vento, con mare calmo e sole. Ci dà il benvenuto Vanessa una giovane ragazza italiana, esattamente di Ravenna. Sarà lei che si prenderà cura di noi e ci seguirà nella nostra escursione sulla barriera.




























































































E' terminata questa splendida giornata. Vanessa è stata stupenda, ci ha guidato con maestria sui fondali regalandoci uno spettacolo meraviglioso. La salutiamo ringraziandola ancora una volta per averci fatto da "chioccia".

9 ottobre - da Cairns a Cape Tribulation

E' questo l'ultimo giorno della nostra permanenza a Cairns questa splendida cittadina australiana. Abbiamo in programma una escursione alla foresta pluviale e Cape Tribulation a circa 110 km dalla città. 


Percorriamo la Captain Cook hw, una spettacolare strada che costeggia spiagge isolate e rigogliose colline tropicali all'interno del Daintree National Park. Durante il percorso abbiamo avuto modo di attraversare vaste piantagioni di canna da zucchero e tè. Scendiamo dal bus e ci inoltriamo nella foresta pluviale seguendo un sentiero ben delimitato. 
la foresta pluviale

un ciuffo di felci sui tronchi degli alberi
L'escursione ci permette di ammirare la fitta vegetazione e le sue innumerevoli varietà. 
Riprendiamo il nostro piccolo bus  per raggiungere il Daintree River. E' prevista una breve escursione sul fiume alla ricerca  di coccodrilli. Riusciamo, però,  ad avvistarne solo uno nonostante l'impegno della nostra guida. 
Raggiungiamo Cape Tribulation e la sua bellissima spiaggia bianca. Il nome gli fu attribuito dal capitano James Cook poichè qui inziarono i suoi guai. Il mare è invitante ma, anche volendo, non è possibile fare il bagno; in questa zona tra ottobre e marzo c'è la presenza di un particolare tipo di medusa (la Chironex fleckeri chiamata anche medusa a scatola) estremamente velenosa e mortale.

un ritrovo a Cape Tribulation
Sulla strada del ritorno sostiamo al Mount Alexandra lookout da dove è possibile ammirare una vasta area che va dal parco alla costa.

L'ultima sosta è a Mossman Gorge, una gola ricca di vegetazione e piccole cascate dove vive ancora una tribù aborigena, i Kuku Yulanji.
Arriviamo a Cairns in serata, stanchi per le lunghe ore trascorse in bus, purtroppo dato il tempo limitato non è stato possibile visitare Port Douglas.

10 ottobre - rientro a Sydney

Il nostro soggiorno a Cairn è terminato, alle 12 prendiamo posto sull'aereo per Sydney ove arriviamo alle 16 circa. Raggiunto l'hotel usciamo subito. Ripercorriamo la George street e raggiungiamo Pitt street, la strada pedonale del centro direzionale di Sydney. 

George street
Trascorriamo il pomeriggio passeggiando senza meta ma "gustandoci" la città. Entriamo in "The Strand Arcade", questo splendido edificio Vittoriano, incastonato tra moderni grattacieli, fu realizzato dall'architetto inglese John Spencer nel 1891; è una lunga galleria di circa 104 metri che si sviluppa su tre piani e collega George street con Pitt street. Attualmente ospita innumerevoli negozi di gran classe, ristoranti rinomati e bar.
The Strand Arcade
ingresso da George street
la galleria








ingresso da Pitt street





In serata raggiungiamo " Il Macchiato", un ristorante con cucina italiana ove avevamo già pranzato e ritroviamo una giovane ragazza sarda che qui lavora, insieme ad altri connazionali.
ristorante " il macchiato" in Liverpool strett
Concludiamo così la nostra serata, domani sarà il nostro ultimo giorno a Sydney e saluteremo l'Australia.

11 ottobre - ultimo giorno

Percorriamo George street fino a raggiungere Victoria Building, vogliamo infatti visitare, con calma, due negozi di modellismo che ci avevano colpito all'inizio del nostro soggiorno. Ci tratteniamo a lungo tra splendide riproduzioni di navi, aerei e via dicendo.  


le splendide vetrate di "the rocks"

 Ritorniamo a "the rocks" e qui tra i soliti banchetti troviamo una piccola oktober fest.
Proseguiamo verso il molo. Oggi la zona è particolarmente affollata e tra suonatori di didgeridoo si vedono alcuni aborigeni che, dietro offerta, si fanno fotografare con loro.

Ci avviamo verso l'Opera House per un'ultima foto.
Pranzeremo da Oyster, un piccolo ristorante che si affaccia sul molo, dove avevamo pranzato anche il primo giorno del nostro arrivo. E' qui che è iniziata e termina la nostra breve avventura in terra australiana. Ritroviamo il giovane italiano che qui lavora, si informa sul nostro viaggio e ci augura un buon ritorno a casa.
Trascorriamo il resto del pomeriggio bighellonando per la città quindi raggiungiamo il nostro hotel per ritirare i bagagli e via verso l'aeroporto.